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Gasherbrum II 2006
News del 30 luglio 2006 |
La partenza, la salita, il ritorno. Fasi che si susseguono, identiche per ogni spedizione. Ma diverso è il territorio che si percorre, diversa è la gente che lo abita con la sua lingua, la sua storia, la sua cultura, diverse sono la flora e la fauna... e allora se si hanno occhi per guardare, orecchie per ascoltare, mente attenta e cuore aperto, non si può certo dire che sia sempre tutto uguale! Mario, Lina e Mariolone hanno lasciato ieri mattina alle 6 ora locale il campo base del Gasherbrum II. Il tempo bello ha fatto sì che decidessero di non discendere lungo il Baltoro, ma di dirigersi verso il passo di Gondogoro, 5600 metri, valico che si incunea tra il Chogolisa (7655 m) e il Masherbrum (7821 m), e immette nella valle di Hushe. Il Gondogoro è stato attraversato per la prima volta solo nel 1986 e da allora è diventato, condizioni ambientali permettendo, una classica via di rientro a Skardu alternativa al Baltoro. Alle 15 ora locale, dopo una lunga camminata su ghiacciaio, i nostri amici hanno raggiunto Ali Camp, tradizionale punto di sosta a 4600 metri dove ci si riposa prima di affrontare la restante parte della salita. Questa notte, ripartiti all’una, hanno superato il passo e sono scesi lungo il Gondogoro Glacier arrivando a metà pomeriggio a Shaischo. "LUN GA, DAVVERO LUNGA. FAME, MOLTA FAME E SETE", scrive Mario nel suo sms, "MANGIATO UN POLLO CON PATATINE IN 3!". Normalmente occorrono quattro giorni per questo tragitto, ma Mario dice che già domani raggiungeranno Hushe da dove con una jeep si recheranno a Skardu. Non vedevano davvero l’ora di scendere!!! Una lunga e affascinante camminata tra picchi di granito, pareti verticali e oasi profumate di grano ed albicocche... A presto. Patrizia |
News 11 luglio 2006 |
Ho appena sentito Mario. E' un pò deluso ma dice che il vento al campo 4 era troppo forte. C'erano lui ed il Merelli insieme a Lina. Alle 23,30 hanno messo il naso fuori dalla tenda. Niente da fare. Vento forte e sopratutto le nuvole non erano affatto rassicuranti. Hanno aspettato le 4 del mattino augurandosi che il vento cessasse di spirare. niente da fare. Lo sapevano che sarebbe arrivata una perturbazione, non grande ma hanno comunque cercato di anticiparla...niente da fare. Quest'anno al GII le spedizioni posizionano 4 campi mi ha detto Mario. Il primo a 5800 m poi più su, sulla cresta a circa 6300 m e poi ancora al campo 2 che io conosco a 6800-6900 m circa poi il campo 4 fantasma all'inizio del grande traverso sotto la triangolare cuspide di roccia. I due marios utilizzano solo due di questi campi il C1 ed il C3. Stamane a 7500 m decidono di scendere, il vento che speravano fosse quello della mattina che cala con il sorgere del solo è diventato ancora più forte. "Che ci potevamo aspetter? in fondo non è molto che siamo qui, chissa magari partendo un giorno prima..." Mario mi dice di essere in forma, gli dispiace solo di essere ad 11 minuti dal campo base dell'amico Merelli...11 minuti! sms: No cima troppo vento ci siamo fermati a 7500 m ci sentiamo quando sono al base ciao Mario |
News 10 luglio 2006 |
Siamo C3 siamo partiti stamane presto da C1 abbiamo dovuto accelerare i tempi perchè danno perturbazione in arrivoper domani quindi partiamo a mezzaznotte per tentare la vetta Mario |
News del 9 luglio2006 |
Ciao romoletto siamo a c1 tempo bellissimo ci sentiamo domani Mario |
News del 8 luglio 2006 |
domani C1 e poi su e vedremo tempo bello fino a martedi con Mario Merelli e Lina condizioni montagna perfette ciao Panzeri |
News del 06 luglio 2006 |
Mario Merelli è arrivato ieri, il tempo sembra bello e questa notte andiamo su al campo 1, faremo una notte su e poi si vedrà. Ciao romoletto. |
News del 06 luglio 2006 |
Mario è sempre stringato. Sulle note delle sue parole ricordo la mia prima vera salita in quota. Quel giorno di giugno 2001 avevo superato me stesso, ed avevo raggiunto il campo 1 ai 5800 m circa sul plateu dei Gasherbrum. I 6 G, tra cui GI e GII di oltre 8000 m e poi il mitico GIV di Mauri e Bonatti, tutti e sei insieme creano veramente una muraglia scintillante ( nome baltì ). Una muraglia che racchiude in se il ghiacciaio. In fondo al ghiacciaio in tre punti diversi partono le rispettive salite per le 3 G più famose. Il pendio verso il GII all'inizio non è facile, in genere ghiacciato e di una pendenza che varia tra i 45 ed i 55 gradi. Al termine del pendio una traversata in cresta ti porta al campo 2 situato sopra una specie di selletta. Per arrivare sul plateu di campo 1 invece, bisogna attraversare un labirinto di seracchi e crepacci. Spesso durante la spedizione il sole assottiglia alcune delle vele che si formano e nel tempo queste vengono giù. La prima parte della > salita è proprio così un continuo gira e rigira per evitare e saltare. Poi si sale sul plateu che dolcemente e con l'insidia di qualche bel buco ti porta al campo1. Nel 2001 ricordo che c'erano anche i Kazaki con Denis Urubko. Al termine della spedizione, dopo che Gnaro aveva salito anche il GI un enorme valanga si stacca proprio da questo ad una quota di circa 7300 m. La valanga attraversa tutto il plateu sottostante. Scaraventa le tende dei Kazaki in un crepaccio, fa ballare Gnaro che si trovava in una delle nostre tende vicine a quelle dei Kazaki, getta alcuni alpinisti in un crepaccio fortunatamente senza conseguenze gravi, risale il GVI e scnde verso il campo base a 5000 m dove porta via due tende tedesche ed una delle nostre. Ricordo la scena dal mirino della mia macchina fotografica. Man mano che passavano i secondi e che notavo la valanga avvicinarsi ho deciso di togliere la macchina e di buttarmi giù per la morena.... > > A presto e per i Marios un grande in bocca allo Yak. > Dan |
News lunedì 3 luglio 2006 |
Siamo arrivato al campo base in compagnia di due Italiani che sono insieme allo Sherpa Tirsha che ha salito il Makalu insieme a mio fratello Tore ci sono anche 3 americani 1 olandese. Uno della Danimarca ed un neozelandese mi hanno detto che il gruppo Mario Merelli arriva tra due giorni al campo base. Siamo su una una morena con altre 14 spedizioni. Nessuna di loro ha superato C1 sembrerebbe ci sia troppa neve. Abbiamo sistemato il campo base a 5000 m. un saluto a tutti voi Mario Panzeri. |
29 giugno 2006 |
Abbiamo avuto qualche problema a comunicare con Mario. Purtroppo il |
Mario Panzeri |
eccoci ad Askole ultimo paese verso la valle del Baltoro si inizia a respirare aria di montagna siamo circa 3000mt.Mario e gli altri spagnoli arrivano tra tre giorni. |
News del 22 giugno 2006 |
Eccomi di nuovo qui a riscrivervi, questa volta non per raccontarvi quello che stà accadendo a me in spedizione. Ma per raccontarvi di Mariolone e della sua nuova avventura. Siamo tornati da poco e non è certamente facile decidere di ripartire con così poco preavviso, senza sapere con esattezza quali imprevisti ed incertezze troveremo al nostro ritorno dopo 4 mesi di assenza. Di fatto quando ho sentito fare bip bip al telefonino ed ho letto il messaggio mi ha preso una fitta al cuore. “Ciao romoletto, questa mattina ho deciso che riparto, vado al GII con il Merelli pensaci bene ci riposiamo a settembre”. Ero felicissimo per Mario un po’ meno perché sapevo di non poter ripartire. Nel 2001 con una bella combriccola di laziali ed abruzzesi sono partito per la mia prima spedizione in Karakorum, proprio al GII peccato che l’esperimento non sia riuscito…ma questa è un'altra storia. Sapete chi c’era con noi? Il mitico “Gnaro” da cui ho imparato a posare i primi passi in quota. Avevo 23 anni ed è stato impressionante ed allo stesso tempo stupendo innamorarsi della montagna degli Italiani, il K2. Si, perché quando sei arrivato a concordia e devi girare a destra per andare ai Gasherbrum il k2 con la sua perfetta piramide di rocce e ghiacci appare. In quel momento promisi a me stesso che ci avrei provato a scalarla…prima o poi. E quel poi si sta avvicinando sempre piu. Girai a destra, salii sul ghiacciaio e mi ritrovaii al campo base. Il GII era davanti a me. La spedizione finì che solo “Gnaro” salì in cima al GII, anzi dopo pochi giorni salì in cima anche al G1 in quel periodo scalo 4 ottomila in pochi mesi. E’ bello ripercorrere il Baltoro attraverso gli occhi di Mario. Per ora vi saluto in attesa di sentire nuovamente il telefono fare bip bip e leggere dei nostri due amici Mario&Mario e della loro avventura. A presto Romoletto. |
Mario Panzeri Italia, 18 Giugno 2006
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Parto di nuovo Appena terminata un'impegnativa spedizione al Makalu 8463 mt. riparto per il Pakistan destinazione Gasherbrum II. Progetto nato dall'amico Mario Merelli con la sua fidanzata Lina e alpinisti spagnoli.Dopo circa una settimana che sono tornato dal Nepal Paola ha appoggiato la mia partenza. Chiamo l'amico Daniele Nardi che ha il soprannome "romoletto" per comunicargli l'occasione di partecipare alla spedizione.Il Makalu purtroppo ci ha spremuto sia fisicamente che economicamente.Fisicamente romoletto e' quello che ha sofferto di piu',ha ancora segni nei polmoni dell'infezione che ha avuto,puo' capitare a chiunque. Oltre al danno la beffa,siamo tutti e tre spremuti economicamente.Romoletto ha ricominciato subito a lavorare con turni e stress pesanti,Daniele Bernasconi e' andato a eseguire i lavori per la sua casa nuova.Io dopo questa occasione di ripartire ho rimandato tutti i lavori in agosto,non so ancora dove prendere i soldi ma in qualche modo riusciro'.Non vedo l'ora di mettere piede sul GII. Nelle due settimane trascorse a casa ho pensato di dare le dimissioni dal gruppo Ragni della Grignetta,visto che economicamente non mi aiuta ma la peggior cosa e' far capire alla gente, agli alpinisti vicentini e alla bella festa che hanno organizzato a Vicenza che il gruppo Ragni della Grignetta non mi aiuta economicamente da ben 5 spedizioni in Himalaya. CIAO A TUTTI MARIO |
Mountain Freedom |
La Mountain Freedom con Daniele Nardi in primis, ma con tutto lo staff di amici e soci, ha deciso di sponsorizzare la spedizione di Mario Panzeri fornendo un servizio di collegamento mediatico e dando così disponibilità all'amico Mario Panzeri di aprire una vetrina al mondo della sua spedizione al Gasherbrum II. |