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Mountain Freedom, Free climbing, Alpinismo, Arrampicata Escursioni. Mountain Freedom, Free climbing, Alpinismo, Arrampicata Escursioni.

MF Aconcagua 2006




Massimo Dalla Valle
Commenti dopo il rientro in Italia

"Manuela, amore mio, ho la possibilita' di partecipare ad una spedizione alpinistica fuori dall' Europa, sulle Ande argentine. Aconcagua. Si chiama cosi' la montagna.E' alta 7000 metri.
Tu che ne dici?" ...."Per me va bene. Se e' quello che desideri, allora cerca di realizzarlo!"
Per me e' iniziata cosi' questa spedizione e una volta che la persona che ami e' al tuo fianco,cos' altro mai potrebbe fermarti? Nulla.
Dopo qualche giorno prendo la macchina e raggiungo Borgo Faiti, via Migliara 41, vicino Sezze; e' il 12 novembre 2004.Appena entrato, Daniele, il capo-spedizione, con un ampio movimento del braccio disegna nell'aria un semicerchio e con il dito indice, indica me e poi Cosimo e dice perentoriamente:"TU e TU... siete compagni di cordata...".Cosi' ho conosciuto Cosimo e poi tutti gli altri della Mountain freedom, i FREEDOM per gli amici;da quel giorno e per un lungo intenso anno ci siamo sentiti quotidianamente, ci siamo visti almeno una volta a settimana, per preparare tutto, tutto quello che serve ad inseguire un sogno, il sogno della vita per chi ama la montagna come Noi, arrivare in vetta! E scegliemmo l'Aconcagua ,la Sentinella di pietra, 6962 metri sobre el nivel del mar, la piu' alta del continente americano, sulle Ande. Adesso che siamo qui a raccontarla, questa avventura, non mi sembra vero che ce l' abbiamo fatta! Grazie all'appoggio dei nostri cari che hanno sopportato le nostre assenze o sostituito al lavoro o dormito notti insonni preoccupati per noi;grazie alla tenacia e determinazione,a kilometri a piedi,in bicicletta,in macchina, su' e giu' per le montagne di tutta l'Italia, si , siamo arrivati in cima. E lassu',il 4 gennaio 2006, dieci fantastici minuti di oblio a guardare il panorama, i dieci minuti piu' leggeri della mia vita!
Grazie Manu,grazie Cristina, grazie Mamma,grazie Cosimo, grazie Daniele,grazie Stefanuk,grazie Sponte Claudio ed Elma grazie ragazzi! grazie freedom, senza di voi non ce l'avrei fatta!

Stefano Pontecorvi
Commenti dopo il rientro in Italia

 

Raccontare "Sulle cime del mondo" in poche righe è cosa assai ardua perché non si tratta di fare la cronistoria delle spedizioni che lo compongono, bisogna raccontare due anni di vita di un gruppo di ragazzi che autonomamente decide di mettere alla prova le proprie capacità, le proprie insicurezze e la propria voglia di stupire. Il nostro sogno parte da quando quel "matto" di Daniele di ritorno dall'Everest ci disse "...Perché non organizziamo una spedizione tutta nostra?...", un momento di silenzio e poi tutti d'accordo. Da quel giorno per un anno e mezzo non abbiamo fatto altro che andare su e giù per l'Appennino e per le Alpi a macinare chilometri, a graffiare il ghiaccio con i nostri ramponi e le nostre piccozze, a organizzare proiezioni e manifestazioni, a passare notti in tenda e a raggiungere cime. Quelle cime che vedevo da bambino quando i miei genitori mi portavano in vacanza in montagna, quelle cime che nei racconti degli amici immaginavo di scalare. Beh! di fronte a quelle cime io mi ci sono trovato, mi ci sono immerso per assaporare i loro colori, i loro profumi, i loro rumori. Ho calpestato la neve che le ammanta e respirato quella loro aria fine e sottile. Anche se non sono arrivato in vetta all'Aconcagua io la mia cima l'ho raggiunta ugualmente. Volevo ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo sogno. I miei compagni di spedizione Daniele, Stefano, Massimo, Cosimo, Claudio ed Elma con i quali ho trascorso 22 giorni intensi, tutti gli altri freedom che sono rimasti in Italia, la mia famiglia che ha sopportato non senza qualche preoccupazione i miei week end in giro per le montagne, tutti gli amici che ci hanno seguito sul sito e sul forum. Senza il loro sostegno tutto questo non sarebbe stato possibile.

STEFANO MILANI
commenti al suo ritorno

 

 

Adesso, a poco più di due settimane che sono tornato, ancora non mi
rendo bene conto, ancora non ho la piena consapevolezza di quello che
siamo riusciti a fare, dove sono arrivato, ancora …. credo di camminare a
mezzo metro da terra, dormo come un frugoletto, sorrido a tutti, mi
sento bene, svuotato, felice, gioioso, non so, ancora forse non ci credo,
ma è vero, le foto e i filmati lo dimostrano.
Quando la sera chiudo gli occhi per dormire le immagini, le sensazioni,
i colori forti, gli odori, i ricordi, mi ronzano nella testa. La
fatica, la stanchezza, si impadroniscono ancora del mio corpo il torpore mi
assale le gambe e le mani, il piumone del mio letto si restringe e si
chiude come il sacco a pelo che per venti giorni mi ha scaldano nelle
freddi notti dell’estate Argentina. Mi ritornano in mente i discorsi che
mi facevano compagnia tra un passo e l’altro quando salivo tra il campo
1 e il campo due, di nuovo la fatica e la gioia. Poi all’improvviso la
sveglia suona e torno alla realtà quotidiana della vita, andare a
lavorare. Un bellissimo sogno durato una ventina di giorni, che mi ha
regalato una strana tranquillità interiore.
A parte la contentezza ora che sono tornato con la cima in tasca e in
mente, mi rammarico di non essere stato di più in vetta a godermi il
successo. E’ stata comunque dura.
Mesi di intensi allenamenti, correre, correre in pianura, correre in
salita, in montagna e perfino al mare, con la pioggia con il vento, con
il freddo e la neve. Mi ricordo un giorno, precisamente il 19 aprile
2005, fuori piove ma mi debbo allenare, mi preparo e Anna (mia suocera) mi
avvisa che fuori piove, io gli rispondo che non fa nulla, tanto piove
piano quindi esco e mi faccio i soliti 8 km intorno casa, tutta pianura.
Ad un tratto verso la metà percorso viene giù un cataclisma, che
ovviamente assorbo come una spugna, come arrivo al portone di casa smette di
piovere. Salite le scale (non mi andava di prendere l’ascensore)
entrato in casa dove sempre Anna mi dice:
“Piovuto? L’hai presa un po d’acqua è”.
Io ovviamente per non farla preoccupare gli rispondo:
“No, perché ho fatto appena in tempo prima che piovesse forte, poi mi
sono fermato a fare un po di allungamenti nell’atrio del condominio
prima di salire”.
Invece l’acqua l’avevo presa tutta e pure tanta.
Poi tanti allenamenti anche in montagna, Velino, Gran Sasso, Pizzo Deta
non li posso più vedere, anzi come chiudo gli occhi li ho sempre
davanti, poi Gran Paradiso, Monte Rosa con i suoi perfidi crepacci, il
Castore, il Bianco, il Bernina. Le valanghe, i crepacci, le bufere di neve,
tutto sempre con tutti gli amici della Mountainfreedom.
Generalmente si partiva il venerdì sera si faceva la salita e si
tornava la domenica sera, novecento, mille chilometri in macchia all’andata e
al ritorno, il lunedì mattina puntuali a lavoro. Ci sarebbero migliaia
di aneddoti da raccontare che non credo che basterebbero le pagine
messe a mia disposizione. Pochi giorni prima della partenza ero teso come
una corda di violino, non vedevo l’ora di partire, cera chi stava peggio
di me, ad esempio Cosimo, mi chiamava praticamente ogni cinque minuti,
anche per chiedermi solo come stavo.
Questa è stata per me l’Aconcagua, non solo i venti giorni di
spedizione ma un anno e mezzo di vera montagna, culminata con la salita del
Cerro Aconcagua, 6962 metri di quota.
Che altro scrivere?
Stefanuk.

DANIELE NARDI
commenti al suo ritorno

Sulle cime del mondo, missione Città di Latina, news conclusiva. Sono successe tante cose in questa spedizione. Cosi tante che i ventitre giorni di spedizione non sono sufficienti per digerire il tutto. Se dovessi per punti citare le fasi piu importanti direi:
 1. Partenza, siamo tutti all’aeroporto, con famigliari ed amici.
 2. Saliamo sull’aereo, finalmente si parte.
 3. Mendoza e le cantine Freedom, la prima ciucca!
 4. Comincia il trekking, tutto sembra surreale, ma dove sono le montagne? la prima domanda che ci poniamo.
 5. Come sempre accade in una spedizione senza accorgercene ci troviamo proiettati dentro l’avventura, cominciamo a camminare e non tardano ad arrivare le prime scottature da sole violento, i primi polpacci bucati.
 6. Seconda tappa Casa de Piedra, gli arrieros e la carne di serie A, macerata al sole e sotto i becchi delle cornacchie cotta alla brace.
 7. Poi finalmente il campo base con Daniel Lopez.
 8. Le prime salite in quota al campo 1.
 9. La tenda che vola via e Claudio che urla dentro la radio, noi ai campi alti.
 10. Il montaggio e l’abbattimento di record di quota, il campo 2, Stefanuk, Elma, Sponte, Max, Cosmico ed infine Claudio.
 11. La diretta dei Polacchi, con il rientro nella bufera.
 12. Il primo tentativo sul falso dei Polacchi.
 13. Elma e Cosimo scendono al base.
 14. Sponte e Claudio sono gia al base.
 15. Stefanuk e Max rimangono al campo 1.
 16. Daniele risale dopo una mezza giornata di riposo.
 17. Una giornata senza fare nulla al C1.
 18. Sponte porta la merenda ai ragazzi in quota, carne alla cipolla e purè di patate.
 19. Si parte per il C2.
 20. Si arriva al C2 ed è crisi, ce la faremo?
 21. Si decide di spostare il C2 qualche 100 m piu in alto, sotto casa de independencia.
 22. Si rimonta il campo, e succede l’imprevisto.
 23. Il salvataggio.
 24. La partenza per la cima e…l’arrivo in cima della gallina insieme a Stefanuk e Max.
 25. Ilo rientro al base con i vari smontaggi dei campi.
 26. La festa, la colazione, preparazione dei bidoni, la partenza tuto in giornata.
 27. 10 ore di guadi, fango, salti e trekking.
 28. Pampa de lena e ritorno a punta de vacas.
 29. Mendoza ed il tenedor libre.
 30. Casa
 31. Nel frattempo c’era stato il rientro di cosmico in elicottero.
 32. La notte di Elma con la dottoressa.
 33. Il rientro di Claudio ed Elma a cavaciecio dei muli.
 34. Nel frattempo un sacco di risate.

Insomma ne sono successe di cose in poco più di 20 giorni. Per concludere tutti voi che dall’Italia ci avete seguiti, sostenuti, incoraggiati. Ce la ricorderemo questa spedizione, per un bel pò di tempo. Per concludere, tutto è andato bene.
"Missione Città di latina" ...oggi sventola con la sua bandiera sulla cima più alta del continente americano e con lei tutti i nostri sogni e speranze. E’ quasi inutile dire che è stata dura, più di un anno senza alzare mai gli occhi dal nostro progetto, e poi tutta la spedizione, gli imprevisti, le discussioni, gli allenamenti massacranti. La cosa che più mi entusiasma è quando ricordo, e faccio fatica a volte, da dove siamo partiti. Non avevate nessuna conoscenza importante sull’alta quota. A parte Max e Cosimo e Stefanuk che avevano comunque fatto qualche scalata più impegnativa sulle Alpi, nessuno di voi 13 e più sapeva cosa significasse andare veramente in montagna, fare dell’alpinismo vero. Ne tantomeno lo sapevano tante persone che si sono avvicinati tramite noi a questa magnifica attività, ed attraverso noi hanno vissuto e capito la montagna dell’Appennino, delle Alpi, delle Ande. Dove siamo ora, dipende solo dai nostri sacrifici uniti alla gioia dell’andare in montagna che ci ha spinti oltre. Da dove siamo partiti è un momento ed un posto così lontano che a fatica a volte pensare che siamo veramente arrivati ad ora. Mi impegnerò a ricordare da dove siamo partiti e dove siamo arrivati, per non dare mai per scontato il nostro impegno, per rispondere a chi non ci voleva credere che non è stato facile…ma ce l’abbiamo fatta!
Mountain Freedom, ce l’ha fatta! E con lei tutti quelli che ci hanno seguiti e creduto insieme a noi.
Grazie a voi
Il capo-spedizione Dan.

News di cosmiko

La spedizione si sta per concludere con un successo di squadra che non
ha null adsa invidiare alle ben rodate e blasonate squadre del Nord.
Il successo dei singoli va condiviso con quanti dal campo base ai campi
1,2, 3 hanno - in religioso silenzio - prestato l'orecchio a quello che
succedeva la in alto.

Il successo di Max lo vivo con gioia perche nel corso di quest'anno ci
siamo allenati intensamente e con caparbieta, una parte di me
e'arrivata in vetta con lui, Grazie MAx.

Il successo di Stefanuk e'di chi non molla mai e vuole arrivare.Il
successo di un orso buono.

Il successo di Dan era quasi scontato nessuno di noi avrebbe avuto il
minimo dubbio sulla sua riuscita, lui, non ha una marcia in piu, ha un
motorer in piu, gli riesce con disarmante naturalezza quello che agli
altri costa riflessioni.

Per quel che mi riguarda essere arrivato a 6300 m in buone condizioni
fisiche ( polpaccio a parte ) e'motivo di soddisfazione e di orgoglio,
la vetta mi e'stata negata solo per motivi climatici il freddo era
talmente forte che `proseguire avrebbe potuto mettere in crisi la riuscita
della spedzione.

Desidero ringraziare quanti in questo anno hanno condiviso questa
avventura:
Delfi e Martha per la pazienza con la quale hanno sopportato le mie
assenze e le mie scorribande domenicali in montagna
Mamma e PApa che in silenzio hanno nascosto la loro preoccupazione
Mimma i miei nipoti ed i miei cognatio che ho coinvolto in questa
avventura, nerlla speranza di avergli trasmesso l'amore per la montagna
I miei colleghi di lavoro che hanno sopportato la mia assenza
sostituendomi con affetto

I miei ammici che mi hanno sostenuto moralmente

Tuitti coloro che hanno inviato messaggi di affetto con i quali mi sono
e ci siamo sentiti meno distanti

Daniele, Max, Stefanuk, Sponte, Elma, Claudio con i quali ho dormito
sulla terra, sudato, mangiato scatolette, sperato, sognato, confortato,
montato campi...............................

Grazie per aver aperto con me il cassetto nel quale avevo riposto
quanto ho vissuto in questi 25 giorni.
Cosmiko.

News del 7 gen 2006

Un bel ricordo. :))
Nel pomeriggio del 30 arriviamo al campo 2 intorno a
5900 m. Il campo
e' posizionato un po piu in alto del campo 2 normale,
in mezzo a delle
rocce, a ridosso del ghiacciaio dei Polacchi. La
salita si vede diritta
sopra di noi. L'immenso avvio, poi si comincia a
salire fino alle prime
rocce da aggirare sulla sinistra e poi ancora piu su
dove si fa ripido
e ci si infila in un budello e la salita diventa
tecnica.

La mattina pensiamo di partire per le 6 am (del 31 dic
) siamo io
Stefanukke, Max the doctor, e Ciocci il CosmiKo.

Siamo pronti anche se Max accusa un po di mal di testa
e siamo tutti un
po stanchi...normale.

La mattina non ci concede tregua, il vento e' forte,
fuori e dentro la
tenda fa un freddo cane. Continuiamo a girarci nei
sacchi a pelo e
nessuno di noi ha intenzione di uscire. La sveglia era
per le 4 am in fondo
per fare colazione. per sciogliere la neve ci vuole
sempre un sacco di
tempo.l

Il vento non cessa...ma ad un certo punto lo sento.
Lo sento quel maledetto vento che ha bloccato la
salita dal C3 allo
shisha alla vetta con Pie qualche mese fa che vacilla.

Il rumorer del suo tentennamento mi entra dentro il
sacco a pelo,
nella feritoia che tengo aperta per respirare.
Apro immediatamente gli occhi, salto in piedi e dico a
tutti "E'
ORA!!!"
Alzatevi.
Non avevo affatto guardato l'orologio, in fondo erano
solo le 7
am....e' tardi?

La sera prima avevo fatto tardi a sciogliere del the
in una bottiglia e
l'avevo messa in mezzo alle gambe nel sacco per non
farlo gelare.
Lo scaldo lo beviamo.
In venti minuti ero pronto e con me stefanuk.
Non e' stata una gran colazione....

Vedo Cosmico e Maxc attardati...

Partiamo. Una faticaccia inenarrabile la neve scesa
nella notte ed il
vento hanno cancellato le tracce.

Io e Ste proseguiamo, dritto per dritto senza traccia.

Purtroppo per Ste' c'e' il momento della rinuncia.
Intorno ai 6400 m
comincia ad accusare la quota.
In fondo avrebbe bisogno di un altro giorno di
acclimatazione.
decidiamo per una questione di sicurezza che lui
scendera.
Mi dice "Se te la senti vai...."

Abbiamo sognato di fare assieme questa salita per
tanto tempo, ora
tocca a me.

Lui scende e mentre lo fa ripassa le prime rocce dove
c'e il cadavere
congelato e ben mantenuto di un alpinista.

Io proseguo la salita mentre in collegamento radio i
Tre mi guardano ed
incitano dal campo 2.

Ogni tanto si chiedono perche mi fermo...mi sto
facendo le riprese...

Il tratto impegnativo e'veramente bello. Due picche
nella neve
ghiacciata,`prima una poi l'altra e via su.

Arrivo al budello con delle rocce anche qui incastro
una picca di becca
sulla roccia e poi con un movimento laterale vado su.

Tropppo bello, sotto di me guardo tutto il pendio,
scendere
vertiginosamente.

Superato il tratto difficile intorno ai 6700 m
proseguo tra una
ripresa ed una piccozzata sulla neve.

Ad un certo punto riesco finalmente a mettermi in
contatto con CLaudio,
io riuscivo a sentire lui e lui non riusciva a
sentire me. Mentre con
l'altra radio ero in contatto con il Campo 2.

Dopo 15 minuti mi rendo conto che dovevo pensare a me.

La giornata non era poi cosi bella.
Si chiude tutto e non sono ancora in cresta.
Ma tanto che fa, la cresta e'qui sopra e che ci vuole
ad arrivare in
cima.
Raggiungo la cresta nel buio piu completo, la nebbia
mi ha
completamente avvolto.

Comincio a camminare sulla cresta, passo dopo passo,
dopo passo, passo…
E comincio a pensare che sarebbe statu un bene leggere
la relazione m a
quanto dista la vetta???

Ho passato tre colline bianche, un paio di sliscendi,
e’ un ora che
nuoto nella nebbia e la croce non si vede.

Poi il tempo diventa clemente e comincia ad aprirsi un
po.
Vedo che mancano ancora due creste rocciose.
Forse neanche io sono ancora ben acclimatato.
Il passo e’molto lento.
Comincio a pensare che forse ho accelerato troppo i
tempi…
Dopo un po pero mi ricordo che nessuno qui ti regala
nulla.
Allora tiro fuori le ultime energie, il tempo si apre,
un cielo blu
splendente e di fronte a me compare la cima.

Mi fermo, provo con le radio e nessuno mi responde.
Accendo il telefono e chiamo in Italia
“Ciao, non c’e’ piu nulla da salire…sono in cima!!!”

News 6 Gennaio 2006

Mentre Claudio, Elma e Cosimo stanno gozzovigliando
allegramente per le
vie di Mendoza,
Sponte, Max, Daniele e Stefanuk stanno tornando alla
civiltà.
Qui in Italia però ci stiamo interrogando sulla loro
integrità mentale
in modo particolare degli ultimi tre!
Che la quota gli abbia bruciato quei già pochi neuroni
che
possedevano?!
Dall’ultima telefonata (alquanto sconclusionata) pare
che:
il bruciacchiato Daniele corre e si arrampica su
qualsiasi sporgenza
insomma non sta fermo un attimo e non la smette di
parlare…ma su di lui
avevamo già qualche perplessità!
L’orso Stefanuk, visto il suo temperamento, non dà
evidenti segnali di
pazzia ma se lo guardi in viso ha un sorriso da 32
denti stampato in
faccia, indelebile, presente anche quando dorme!
E poi attenti che non si tolga il cappello la sua
indomabile e
indefinita chioma potrebbe trafiggere qualcuno!
Colui che però ci lascia stupiti è il dott. Max:
Tutti i fiumi, i guadi, le pozzanghere sono le sue!
Nel tragitto di
trekking di ieri durato 10 ore si è tuffato e ha
nuotato senza pensarci un
secondo in qualsiasi cosa sembrasse acqua lasciando i
suoi compagni
attoniti…
A un certo punto non avendo più acqua a disposizione
ha deciso di
lanciarsi in una pozza piena di fango…in fondo fanno
bene alla pelle no?
Chi ci sta rimettendo di tutto questo è il povero
Sponte lasciato da
solo a sopportare i tre esauriti!
Ormai non parla più e il suo desiderio più grande è
arrivare a Mendoza
il più presto possibile!!
Possiamo immaginare cosa stia passando. Hai tutta la
nostra
comprensione.
Una loro frase:
“siamo un po’ stanchi, viste le dieci ore di cammino
di ieri, ma stiamo
bene….meno male che, prima di tornare in Italia,
passiamo due giorni a
Mendoza così possiamo provare a renderci un po’
presentabili …ma
guardandoci ora sarà un’impresa molto dura…!”

A parte gli scherzi stanno bene; si sono fatti
visitare del medico al
CB prima di partire e questa sera arriveranno a
Mendoza ricongiungendosi
ai compagni.
Stanno piano piano prendendo coscienza di ciò che
hanno fatto e una
felicità incontrollabile li sta invadendo!
Buon viaggio ragazzi e a presto

Team logistico Aconcagua dall'Italia

News del 03-04 Gennaio 2006

 

E' sera, stiamo tutti e tre nella nostra tendina a 6250 circa,
cerchiamo di mangiare qualche cosa e poi di dormire. Domani il mio terzo
tentativo alla vetta.
Oggi, siamo saliti dal C1 al C2, dopo un breve rendiconto, Dan ci
propone di spostare il C2 alla fine del Falso dei Polacchi.
"saremo piu' in alto e avremo piu' possibilita' per raggiungere la cima
in giornata"
Io sono un po restio, sono stanco, e' dal 31 che non scendo al CB,
quindi non riposo realmente, ed ora proseguire in pretica per il C3 vuol
dire salire in pratica dal C1 al C3 in una sola botta con i 1250 metri di
dislivello (da 5000 a 6250 in un unica soluzione). Mi sono allenato per
piu' di un anno, ma la mente cede.
Un mezzoretta di riposo e decidiamo di proseguire (Dan da sfoggiio di
tutte le sue capacita' psicologiche e con la sua esperienza convince me
e Max).
Comunque arriviamo al C3.

Stretti nella tendina con 2 sacchi a pelo e due materassini ed il
minimo indispensabile come cibo.
Ad un tratto uno sventurato alpinista si presenta alla tenda ormai che
fa buio (ore 21 locali), un suo compagno e' in fin di vita nella
canaletta (400 metri piu' su di noi). Dan chiama i soccorsi con la nostra
radio, ma loro non possono intervenire. Dan si vede costretto ad
intervenire, sale raggiunge l'infortunato, gli somministra i medicinali (che noi
abbiamo, per fortuna) e lo trasporta con l'aiuto di un alpinista
giapponese a Campo Berlin 400 metri piu' sotto di noi (lungo la via normale),
l'amico dell'alpinista infortunato si dilegua, io e Max rimaniamo in
tenda per riposare ed essere eventualmente di appoggio (Dan non vuole che
facciamo nulla, noi dobbiamo salire in vetta).
Verso le dieci Dan torna, interinsito ed infreddolito. Ci prepariamo a
passare la notte alla meglio.

Alle sei mi sveglio, notte da incubo, per la scomoda posizione, fuori
tira vento e fa freddissimo, Dan si sveglia e sbircia fuori, e' brutto
tempo... "se vi sbrigate ce la fate"...
Un po di te caldo e mi preparo, Max idem.
Non so come ma ci troviamo fuori a infilarci gli scarponi d'alta quota,
da dietro la cima nuvoloni grigi traspostati dal vento non promettono
nulla di buono... dobbiamo andare... il minomo indispensabile, pocha
robba, ramponi, la gallina, le moffole di ricambio, due o tre barrette, un
litro di te caldo, la compattina e la frontale.
In mano le stecche telescopiche e via poco dopo le 07:00 siamo in
cammino, io e Max. Dan rimane in tenda a riposare, visto la serataccia!!

Affrontiamo i tornantini che brevemente e lentamente ci conducono ad
Indipendecia, una breve rampa e siamo su una crestina. Proseguiamo verso
destra ed in leggera salita, superando un isolato spuntone di roccia a
mezza costa sul pendio, la salita si impenna. Il passo e' sempre
lentissimo, cadenzato,, ho le mani gelate, mi fermo e cambio le moffole, ma
niente, ho sempre le mani gelate, non riesco a scaldarle. Nel frattempo
raggiungiamo la base della famosa Canaletta. Non riusciamo a
raggiungere i due alpinisti che ci precedono, la distanza tra noi e loro rimane
sempre la stessa, stiamo procedendo alla stessa velocita'.
Il vento prosegue incessatte, le nuvole la fanno da padrone, le mani
continuano ad essere fredde, all'ultimo controllo ho notato che le punta
delle dita iniziano a farsi nere. Allora tolgo il sottoguanto in
capilene, permettendo alle punta delle dita di scaldarsi a vicenda nella
moffola... funziona... piani piano le dita riprendono vitalita' e colore.
Superiamo agevolmente...per modo di dire... la Canaletta, ora un
impettata tra breccia e grossi sassi ci immette in un pendio che con traverso
verso sinistra, in salita ci porta ad una cresta rocciosa. incrociamo i
due alpinisti che ci precedevano, stanno scendendo... la vetta e'
vicina.
Io prosegue a sinistra, Max sale dritto un canalino, io supero una
costola rocciosa giro a dx salgo delle roccette e mi trovo sulla cresta
finale ed in un attimo mi trovo in vetta, cerco Max... vedo la testa
spuntare dietro un sasso, mi raggiunge, siamo arrivati entrambi in vetta.
Una spianata di roccie leggermente obligua, le nuvole si sono diradate,
il sole, fa comunque freddo. Le nuvole sono schiacciate sotto la vetta,
coprono tutto il panorama sulla parete Sud.
Le foto di rito, leghiamo la gallina di plastica alla piccola croce di
vetta, firmiamo il libro di vetta. Poi il freddo si fa
insopportabile... per il resto stiamo bene, niente mal di testa.
Sono passate da poco le 14:00 del 04 gennaio.

Vetta... Cumbre...Cima... Summit...come volete... ad un passo dal
nostro cielo.

Ora dobbiamo scendere veloci.
Arriaviamo al C3 e con Dan, festeggiamo e smontiamo tutto.
Arriviamo al C2 e prendiamo le cose rimaste.
Proseguiamo veloci per il C1 e smontiamo la tenda rimasta... gli zaini
cominciano ad essere eccessivamente pesanti... ma si prosegue per il
CB.
Non abbiamo piu' nulla da bere, ma si prosegue.

Arrivo al CB alle 22:00.

Ho fatto la Cumbre della Sentinella di Pietra... dell'Aconcagua, 6965.
Stefanuk

News 3 e 4 di Dan

Il 3 e 4 gennaio sono due giornate molto movimentate.
Il 3 arriviamo al campo 2 dopo esserci riposati una giornata intera al
C1 e dopo che Elma e CLaudio se ne sono andati a cavacecio di un mulo a
valle.
Stamane anche cosimo sciende in elicottero ad Horcones a valle.
Rimane Sponte che fa da spola tra il C1 ed il base per riportare a
valle tutto, rimane una tenda.
Noi saliamo al C2 e mi viene in mente che non possiamo sprecare queste
ore di luce della magnifica giornata del tre e'per questo che spostiamo
il campo 2 al 3 a circa 6250 m.
Il giorno dopo solo 700 m di dsl e circa 7 ore.
Fissata la tenda stiamo per prelevare la neve per preparare il the
quando d'un tratto un alpinista in lontananza mi chiede la radio
"ragazzi preparatevi al peggio..."
Detto fattto mi dice che c'e'un alpinista Venezuelano che scende dalla
cima che non riesce a scendere un suo amico.
Avverto via radio il base di PLaza Argentina che avverte campo berlin e
Nido de Condores per una squadra.
So che non abbiamo molte ore e' solo 400 m piu in alto di noi ad 6700 m
circa. Do il desametazone al compagno e gli dico se se la sente di
risalire, lui quasi ride e dice no non ce la faccio!!!
Come non ce la fai? mi passa per la testa di spaccargli la piccozza in
testa, poi lo guardo e mi rendo conto, neanche lui sta poi cosi bene ed
e' tardi.

Avverto il posto medico e parto.
Venti minuti per prepararmi mi sembrano un eternita.
Non metto il gore tex, lo dimentico, neanche la giacca cosi vado
leggero.
Continuo a spingere al massimo, mi dico tanto sono acclimatato, vai
Dan.
Arrivo all'inizio della canaleta e gia da un centinaio di metri si
capisce tutto, un paio di persone cercano di tenere in piedi l'uomo non ci
riescono piu.
Ivan lo sventurato ha le pupille come spillo di un ago.
Le radio non funzionano.
"Ciao my name is Daniele" a forza cerco di far smettere di pompare il
cuore, le mascelle gelate ed il sole che cala inesorabile.
"I am here for you, what's your name?"
"My name is Ivan"
"Ivan if you want to live now you must be strong very strong, take this
medicine"
Ho ancora tutte quelle parole nella testa, Ivan mi guarda ed inghoia 5
pasticche di Decadron con del The caldo.
"Ora Ivan piu forte che puoi giu, siamo dei missili Ivan dai che ce la
facciamo...."

Ivan capisce mi si attacca sopra le spalle e corriamo giu per pendii e
traversi.
I due cercano di aiutarmi ma sono troppo stanchi allora preferisco
scndere solo.
Ivan riesce comunque a tenersi in piedi in qualche modo e questo gli ha
salvato la vita.
Corriamo giu ogni tanto barcollo con l'avambraccio che gli tiene i
pantaloni completamente acciaiato.

Arriviamo alla tenda stefano ci raggiunge, gli do la radio non voglio
che stiano senza, e continuo per Berlin 400 m piu in basso.

Dai Ivan you are very strong....
A berlin una guida ci accoglie, gli consegno Ivan che 800 m piu in
basso sta meglio.
La guida mi dice che posso dormire con loro...no grazie ho un
appuntamento con degli amici su.
Tolgo il piumino ad Ivan, e'notte inoltrata, mi rida le moffole, vesto
il tutto sopra il pile e faccio per partire.

Una mano mi blocca mentre me ne sto andando di scatto...
"Daniele, you safe my life..."
Mi si gela il sangue e parto, che voleva dire?non riesco a capire li
per li.

Dopo un po la frontal si scarica e comincio a pensare che se fosse per
me mi fermerei a dormire li, sono un po stanco.

Urlo quasi disperato alla ricerca della tenda dove max e Ste mi stanno
aspettando.

D'un tratto una luce si accende, Ste esce di corsa e mi illumina il
cammino.
Entro in tenda.
non mi sento tanto il viso, le guance a fatica riesco a parlare.
Bevo del the mi infilo due piumini ed un paio di guantio al posto dei
calzini.

Stretto tra max e Ste dormo.

Mi sveglio con il vento e con delle nuvole strane.

"Dai che ce la potete fare, sbrigatevi!!!"

Oggi e'il loro giorno, lo sento devo solo aspettare.
Senza radio attendo il rientro...ed e' vetta.

A presto Dan

News 2 Gennaio 2006

Purtroppo il tentativo di ieri di Stefanuk, Cosimo ed Elma non si è concluso con successo: la cordata si è fermata poco sotto Indipendetia a circa 6200-6300m. La mattina un forte vento e gelide condizioni hanno fatto slittare la partenza alle 8 inoltrate e anche in discesa il vento ha creato loro non poche difficoltà. Arrivati al C2 Elma ha accusato una forte stanchezza indotta probabilmente dall’alta quota e dall’incessante vento. I tre sono scesi insieme al C1 dove hanno trovato Max il quale aveva deciso di prendersi un altro giorno per acclimatarsi. Stefanuk decide di rimanere anche lui al C1 per un nuovo tentativo mentre Cosimo ed Elma si dirigono senza esitazione al CB. Lungo il sentiero incontrano Dan che stava salendo al C1 per controllare la situazione. Verificato che Elma e Cosimo non fossero in difficoltà, Daniele decide di raggiunge gli altri al C1. Sponte, sotto i penitentes, aiuta Cosimo ed Elma ad arrivare alla CB. Qui vengono rifocillati ed Elma viene visitata dal medico il quale assicura che non c'è nulla di preoccupante ma le consiglia, in via precauzionale, di scendere a Mendoza. Così oggi, Elma e Claudio sono partiti per Mendoza (anche qui Elma verrà visitata) dove aspetteranno l’arrivo dei compagni per tornare tutti insieme in Italia. Per Dan, Stefauk e Max giornata di riposo al C1 mentre Sponte è incaricato di portar loro cibarie dal CB: birra e carne per permettere un buon recupero alla nuova cordata di tre! Il 3 gennaio saliranno al C2, dove è rimasta una sola tenda e il 4 faranno l’ultimo tentativo per raggiungere la vetta dal falso dei polacchi. Domani Cosimo e Sponte inizieranno a smontare il CB. La squadra è molto affiatata e unita: una parte sta lavorando perché l’altra riesca a raggiungere la cima. Mancano pochi giorni al rientro e tutto deve filare liscio Max e Stefanuk sono molto carichi e motivati soprattutto dopo l’arrivo del pranzo in quota, alla faccia di chi dice che la quota fa perdere l’appetito!
Un saluto a tutti
Team Aconcagua dall’Argentina.

News 1 Gennaio 2006

Daniele è al CB insieme a Claudio e Sponte che da poco li ha raggiunti
dal C2 portando loro notizie dai campi alti.
Purtroppo le radio oggi non vogliono funzionare e così le comunicazioni
tra i vari campi sono interrotte!
Sponte ha deciso di non tentare la vetta, è soddisfatto di ciò che ha
ottenuto, dei sui 5900m e aspetterà gli altri al CB.
Claudio sta bene, ieri al C1 si è sentito un po’ affaticato, ha
preferito non proseguire e aspettare Daniele che stava scendendo dalla vetta.
Daniele mi ha raccontato un po’ della sua estenuante discesa: il tempo
ieri non è mai stato bello, già durante il tratto di cresta che porta
fino in cima era calata la nebbia, poi per qualche miracolo le nuvole si
sono aperte per permettergli di scattare qualche foto e fare qualche
ripresa (quasi un tributo alla sua impresa). Appena iniziata la discesa,
dopo 50 metri di dislivello, si è ricoperto tutto ed è arrivata una
vera e propria bufera di neve.
È sceso praticamente alla cieca fino al C2 per il falso dei polacchi,
una via lunghissima, è stato un po’ con gli altri e poi ha raggiunto
Claudio al C1; insieme hanno proseguito per il CB dove sono arrivati a
notte inoltrata.
Max oggi ha preferito scendere al C1 a causa di un po’ di mal di testa
e domani pensa di provare a salire anche lui per il falso dei polacchi.
Stefanuk, Cosimo ed Elma stanno invece salendo su!
Sono stati costretti a partire verso le 8 (ore locali) questa mattina a
causa del forte vento e se tutto andrà bene non saranno in vetta prima
delle 16. Poi ridiscenderanno al C2 dove passeranno la notte. Ci
auguriamo tutti che l’unione faccia forza!
Purtroppo non potremo avere loro notizie fino a domani quando
scenderanno al CB.
Daniele sta decidendo se salire al C1 nel pomeriggio di oggi per non
lasciare Max da solo e vedere se riesce a comunicare via radio con gli
altri da una distanza più ravvicinata.
Mi sembra chi questa cima la stiamo sudando un po’ tutti ma forse la
prima emozione è proprio l’attesa!

A Domani

Team Logistico Aconcagua dall’Italia

News 31 dicembre 2005

L’attesa è stata molto lunga, forse più del solito.
Con il fuso orario a nostro svantaggio le ore sembravano non passare
mai e l’agognata telefonata non arrivava…
A che ora saranno partiti? Quante ore ci metteranno? Li hai sentiti? Ma
non si sta facendo troppo tardi? sono già le 19, lì sono solo quattro
ore indietro, fra poche ore sarà buio, oltre a salire devono anche
scendere…
Sono domande e pensieri che ci siamo posti e scambiati tutti noi qui in
Italia, a momenti preoccupati, a tratti trepidanti.
Per quanto sai che sono in gamba, per quanto hai una fiducia cieca
nelle loro capacità come alpinisti e come uomini, il cuore batte sempre
forte e lo stomaco più passa il tempo più si aggroviglia.
Lì ci sono i nostri figli, mariti, compagni, fratelli, amici…lì c’è un
sogno in sospeso che aspetta di essere realizzato e l’Aconcagua in
fondo è anche nostra!

Ore 19:50, il telefono squilla di nuovo! Corri a prenderlo! Speranzoso
guardi il numero sul quadrante: 3105220456….sono loro! Respiri
profondamente e rispondi: ”Daniele, Daniele, mi senti?” e un’esplosione di
gioia ti investe!

« Sono seduto qui in vetta a 6962m!
sono un po’ stanco ma è stato meraviglioso, mi sono divertito da matti!
Faccio qualche foto e poi scendo giù al C1 o al CB se riesco.
Il tempo non è granche: nuvole anche nebbia ma quanto è stato bello!
Stefanuk è salito con me fino a 6400-6500m poi ha preferito
ridiscendere, non è ancora ben acclimatato, io ho proseguito da solo.
La via è spettacolare, ho arrampicato su ghiaccio, roccia e poi la
lunga cresta finale!
Bello, davvero emozionante!
Sul ghiacciaio dei polacchi ci sono tratti con pendenza di 55 gradi!
Pensa, Max e Cosimo, che sono rimasti al C2 per migliorare
l’acclimatazione, vedendomi arrampicare così, hanno deciso, domani, di tentare la
vetta per l’altra via , per il falso dei polacchi!
Non potevo finire meglio di così il 2005 e sarebbe un inizio 2006
perfetto se domani uno dei caciottari riuscisse ad arrivare in vetta!
Ci sentiamo domani, fai gli auguri a tutti.»

Sentirlo così soddisfatto ed entusiasta è stata un’emozione immensa,
sentirlo poi anche divertito mi ha riempito l’anima!


Daniele Nardi ha terminato con un successo anche la seconda tappa del
progetto:
“Sulle Cime del Mondo – Spedizione: Aconcagua - Missione Città di
Latina”.
Alle 19:50 del 31 Dicembre 2005 ha raggiunto in solitaria e in libera
(cioè completamente slegato*) la vetta delle Sentinella di Pietra,
l’Aconcagua per la via che attraversa il Ghiacciaio dei Polacchi!

Ancora una volta COMPLIMENT!!!!!!

Gli altri membri delle spedizione Stefanuk, Max, Cosimo, Elma e Sponte
(Claudio è dovuto ridiscendere al CB perché non ben acclimatato) sono
al C2 e domani, 1 Gennaio 2006, tenteranno di arrivare in cima per il
Falso dei Polacchi.

Tutti i nostri alpinisti si meritano la vetta, tenete duro ragazzi,
CACIOTTARI POTETE FARCELA!

Per qualche ora il cuore ritornerà a battere regolarmente.
Domani è un altro giorno e resteremo ancora col fiato sospeso e le dita
incrociate in attesa che il telefono squilli di nuovo!

Buon anno da tutti i membri della spedizione dall’ Argentina e dall’
Italia!

Team Logistico Aconcagua dall’Italia

(*quando torna a casa facciamo i conti…perdonatemi la precisazione)

News 30 Dicembre 2005, 18:00 ore italiane

Chiama Dan, è al C2, ha lasciato un po’ indietro gli altri: “andavano
troppo lenti” dice ma lo fa sorridendo, sa benissimo di essere un po’
avvantaggiato….

Quando arriveranno Stefanuk, Cosimo e Max monteranno insieme il C2 (ora
c’è solo una tenda deposito), si faranno un buon the, mangeranno delle
succulente barrette energetiche che Cosimo ha preparato per tutti e se
saranno stati bravi anche qualche bel pezzetto di parmigiano (vedi
Shisha).
Chissà se qualcuno di loro avrà voluto emulare Pietro portandosi dietro
un libro di 700 pagine visto che in tenda in alta quota il tempo non
passa mai e non si può fare altro che leggere…

Il tempo oggi è meraviglioso, c’è un sole splendente, una giornata
ideale per tentare la vetta. Speriamo che domani faccia il bis e permetta
ai nostri amati alpinisti di raggiungere la cima senza problemi di vento
o mal tempo!

Durante la salita hanno incontrato degli alpinisti genovesi, (anche
loro con una passione non proprio in linea al posto dove vivono)
conosciuti al CB, che avevano raggiunto la vetta attraverso il ghiacciaio dei
polacchi e ora stavano scendendo.
Hanno assicurato loro che il ghiacciaio è in ottime condizioni, pare
non sia così perfetto da anni!| Non ci sarebbe neanche bisogno di montare
le corde fisse ma Dan e gli altri le hanno portate dietro e faranno
tutto in massima sicurezza.
Li hanno anche avvertiti che purtroppo all’inizio del tratto di
roccette che portano in vetta c’è il corpo di un uomo morto non si sa da
quanto.
Penso proprio che sarà un momento molto toccante per loro e che
ricorderanno…

Non si sa bene domattina a che ora partiranno, i genovesi hanno detto
che alle 4:30 di mattina c’erano –30 gradi e che hanno dovuto ritardare
la partenze!
La salita durerà circa 9-10 ore, non ci resta che aspettare!

Una volta raggiunta la vette ridiscenderanno al C2 dove incontreranno
Claudio, Sponte ed Elma che intanto saranno saliti per tentare a loro
volta.

Sarà molto lunga.... ma lagioia che ne scaturirà ripagherà l'attesa!
incrociate le dita!

Team Logistico Aconcagua dall'Italia

News 29 Dicembre
ore 21:30 italiane

Ha appena telefonato Dan, sono tutti e quattro al C1!
Stanno bene, sono gasatissimi! Hanno impiegato solo 3 ore per salire ed
è un ottimo tempo!
Si stanno facendo il the e sono molto ottimisti per domani visto che le
nuvole in cielo si stanno diradando!
Da un angolo della tenda una voce, Stefanuk: “ciao Viviana, dì a Monica
che la saluto!” il nostro orso ogni tanto toglie la pelliccia….

Bene e il primo passo è stato fatto, in fondo ogni lungo viaggio inizia
con un piccolo passo!

Buona notte e a domani per gli aggiornamenti

Team Logistico Aconcagua dall'Italia

News 28 Dicembre 2005
 

Abbiamo aspettato tutto il giorno succulenti notizie dal CB:
descrizioni dettagliate della salita al C1 e C2, emozioni per i loro primi
5900m, aneddoti vari, ma i nostri alpinisti se lo sono cavata con una
simpatica telefonata:

“oggi non ci andava di fare un tubo, abbiamo bighellonato tutto il
giorno! Pensateci voi a salutare tutti, ad avvertire che stiamo bene e ci
stiamo preparando per domani”.

In fondo come biasimarli viste le fatiche che hanno dovuto affrontare
nei giorni scorsi e quelle ancora più grandi che affronteranno da
domani. Hanno sicuramente bisogno di riposare il corpo ma soprattutto la
mente per concentrarsi su ciò che gli aspetta: la vetta dell’Aconcagua!

Hanno passato la giornata leggendo, sentendo musica, giocando a scacchi
(attenti alla mossa del barbiere che c’è un titolo in paio!!!).
Ognuno di loro ha un compito bene preciso (in fondo è fondamentale in
una spedizione):
il dottor Max si occupa delle medicine, Cosimo del cibo d’alta quota,
Claudio delle riprese, Sponte delle foto insieme al capo e vice capo
spedizione, Elma della cucina, chissà perché alle donne capita sempre il
pentolame!
Per fortuna al CB c’è un buon servizio mensa così la nostra eroina è un
po’ sollevata dalle fatiche di dover sfamare sei insaziabili
alpinisti!!
Elma hai tutta la nostra comprensione, siamo con te, tieni duro!!!!

Quando giri per Plaza Argentina riesci subito a individuare le tende
dei nostri, non hai bisogno di chiedere dove sono, basta che segui il
suono delle loro risate….(non avevamo dubbi!).
Mentre tutte le altre spedizioni sono ammuccate (traduzione: serie e
silenziose) i nostri alpinisti, grazie alla raffica di battute di Max e
Cosimo e alle gaffe del caro Sponte, fanno una caciare pazzesca e si
divertono da matti!
Il morale è alle stelle grazie anche grazie a questo magnifico spirito
di gruppo che si è instaurato tra di loro!

Ci sono stati anche momenti di serietà, in fondo quello che sono andati
a fare non è uno scherzo!
È una montagna che merita rispetto, ha cambiamenti climatici repentini
che possono creare non pochi problemi durante la salita e la via che
hanno deciso di affrontare è una delle più impegnative! Elma, Sponte,
Claudio, Max, Cosimo, Stefanuk e Daniele ne sono consapevoli, è da più di
un anno che si allenano costantemente per coronare il loro e il nostro
sogno!

Hanno fatto una riunione per organizzare i prossimi giorni che saranno
quelli decisivi, per decidere le cordate e hanno preparato il
materiale, ora sono pronti!

Le cordate sono tre, tutte indipendenti l’una dall’altra: Max-Cosimo,
Daniele-Stefanuk e Elma-Sponte-Claudio.
Saranno sempre collegati via radio l’uno con l’altro mentre il
satellitare lo terranno acceso solo per poco tempo e per comunicare notizie a
noi.
Domani saliranno le prime due mentre Elma-Sponte-Claudio seguiranno il
giorno dopo questo per permettere alla terza cordata di utilizzare le
tende ai campi alti senza dovere portare ulteriore peso sulle spalle.
Faranno sosta in tutti i campi per migliorare l’acclimatazione.
Una volta al C2 Max-Cosimo e Daniele-Stefanuk tenteranno la vetta
passando sul ghiacciaio dei polacchi, la via che avevano scelto in
precedenza (una via molto impegnativa sul ghiacciaio, con pareti che raggiungono
una pendenza anche di 55-60 gradi, dove ramponi e piccozza sono
indispensabili), mentre Elma-Sponte-Claudio faranno un traverso fino al falso
dei polacchi che li porterà in vetta. La loro via è un po’ più semplice
ma decisamente molto lunga almeno 10 ore dal C2 alla vetta!

Le decisioni del capo spedizione, poi appoggiate da tutti gli alpinisti
del gruppo, sono state prese considerando le condizioni fisiche e le
capacità tecniche di ogni membro della spedizione per permettere a ogni
cordata di essere indipendente (ed è già una grande soddisfazione!) e
per dare a tutti almeno una possibilità di raggiungere la vetta della
Sentinella di Pietra 6959m!!!

Il vento è forte e nel cielo ci sono un po’ di nuvole ma si spera per
il meglio e qui all’Aconcagua fare previsioni è inutile!

Loro sono pronti e noi tratteniamo il respiro!
In bocca al lupo ragazzi che il vostro entusiasmo, determinazione,
passione e la vostra testa dura vi portino fino in cima!

Team Logistico Aconcagua dall'Italia

News 27 Dicembre

Meglio del previsto!
il vento non ha ostacolato la loro determinazione e tutti i nostri
alpinisti sono arrivati al C2 a 5900m e hanno montato il campo!
Davvero bravi ragazzi!
ora sono ridiscesi al CB, stanchi ma soddisfatti come soddisfatto del
suo team è Daniele.
domani rimarranno al CB per riposare mentre, a partire da dopo domani,
se la meteo sarà buona, saliranno al C1, poi al C2 e infine tenteranno
la vetta!
il cuore incomincia a battere forte!
chiunque li volesse chiamare il num di Satellitare è: 3105220456
sicuramente domani avremo news più dettaglaita
buona notte a tutti

Team Logistico Aconcagua dall'Italia

News 26 Dicembre 2005

Claudio, CB Plaza Argentina

Mentre mangio nella tenda insieme agli amici del CB a Plaza Argentina
il vento cessa improvvisamente.
In una frazione di secondo siamo stati investiti da folate
intermittenti che hanno divelto la tenda vicina a noi.
Con uno scatto fulmineo ci siamo buttati fuori a rincorrere la prima
tenda, che è stata portata a circa 500m dal CB; dopo qualche istante
altre due folate impressionati, che quasi mi hanno buttato a terra, si
abbattono su di noi.
Subito il pensiero va al nostro campo, volgo lo sguardo e subito vedo
una nostra tenda che sale in aria e ricade a terra, corro verso il
campo, quasi non riesco a vedere dove metto i piedi per il troppo vento!
Dopo essere arrivato comincio a mettere nelle tende più stabili il
materiale tecnico per la salita preoccupandomi poco delle altre cose.
Dopo aver finito con le loro tende gli amici conosciuti al CB vengono
ad aiutarmi, non si capisce nulla!
Cerco di farmi capire col mio inglese poco chiaro, due cose importanti:
tutto dentro nelle tende e nei bidoni!
Dopo un’ora di lavoro incessante è tutto sistemato dentro le tende
stabili e nei vari bidoni che legati tra loro e fissati a terra sono al
sicuro.
Il vento è calato penso subito agli altri al C1; li chiamo con la
radio, mi risponde Daniele e mi dice che va tutto bene, il vento è forte, la
tende viene investita da folate di vento, ma fissata bene non cede di
un millimetro!
Sono tutti e sei in una tenda, stretti e tranquilli. Il morale è alto,
tranne Daniele, hanno tutti superato il loro limite di altitudine:
5100m C1 – Aconcagua, diretta dei polacchi!
Con il morale alle stelle si apprestano a trascorrere la notte a 5100m
con il vento incessante che caratterizza questa zona delle Ande.
Alle 18 di oggi tramite la radio avremo la possibilità di ascoltare il
bollettino meteo, che subito comunicherò al C1 così Stefanuk, Sponte e
gli altri potranno decidere se domani mattina sarà il caso di andare al
C2 a 5900m.
Non ci resta che aspettare e confidare nelle condizioni meteo che in
queste zone non sono sempre clementi.

News 25 Dicembre 2005

la giornata è trascorsa tranquilla
Elma, Sponte, Cosimo, Stefanuk, Claudio, Massimo, Daniele hanno passato
il Natale riposandosi, preparando gli zaini per domani (ogni zaino pesa
circa 15 Kg) e cucendo....sì avete letto bene, cucendo! anche noi qui
siamo un po' increduli e non vediamo l'ora di vedere i risultati! chissà
che non vogliano cambiare professione!
Domani hanno deciso di salire al C1 a 5100m, tutti tranne Claudio,
ancora non in perfetta forma, che farà da supporto logistico dal CB e sarà
sempre in contatto via radio con loro.
nessuno di loro, tranne Dan, ha mai raggiunto quella quota e sono tutti
in fibrillazione!
Il programma è dormire al C1, se tutti risponderanno bene proseguire
verso il C2 a 5900m per allestire un campo deposito e poi ridiscendere al
CB.
il Team Aconcagua dall'Argentina augura uno svettante Natale a tutti!
in bocca la lupo ragazzi per domani, siamo alla prova del nove ed è il
momento di tirar fuori la vostra impareggiabile grinta!
noi col cuore siamo tutti con voi!

Buon Natale a tutti

Team logistico Aconcagua dall'Italia

News 24 Dicembre

Tutto bene, siamo in piena forma a 4200m a Plaza Argentina. Stamani abbiamo fatto due quadri di cui uno a cavacecio sul mulo e ci siamo fatti un sacco di risate! 1000 metri di dislivello da Casa de Pedra a Plaza Argentina; molto lunga ma le 5 ore impiegate sono un ottimo tempo, siamo in forma! Il secondo lo abbiamo fatto con l’acqua marrone di gelo e fango del ghiacciaio fino alle ginocchia La visione dell’Aconcagua ormai è una costante e ci intriga e stimola ogni momento, siamo continuamente sotto il nostro sogno e siamo tutti emozionati Solo Claudio purtroppo e un po’ raffreddato ed è stato messo a riposo; Cosimo invece nel guado del torrente, saltando da un masso all’altro, si è preso una leggera contusione a un polpaccio, con questa scusa, sorridente, voleva salire sul mulo. Dopo una visita il dottor Max gli ha detto: “ma va là, non rompere e cammina!” Abbiamo visto i primi rapaci e abbiamo finito di montare la tenda al campo base dove dormiremo io e Stefanuk, inoltre abbiamo montato i pannelli solari e organizzato tutti i materiali tecnici. Nelle altre tende dormono Cosimo e Max, in un’altra Elma, mentre Claudio e Sponte ormai stanno sistemando la nuova della Ferrino. Come al solito i muli hanno scaricato i bagagli lungo la strada, fortunatamente Stefanuk ha visto una borsa cadere nel torrente e di corsa e riuscito a bloccarla prima che la forte corrente se la portasse via. Plaza Argentina è molto accogliente e fra poco andremo dal ranger a registrarci. Siamo controllati tutti i momenti sulla montagna in particolare per la gestione dei rifiuti, in fondo siamo in un parco nazionale. Ieri abbiamo mangiato nella Casa di Pietra costruita accanto all’unica pietra che nel deserto ci siamo ritrovati davanti. gli Errieros, che sono i conduttori dei muli, hanno essiccato della carne al sole e poi l’hanno cotta su una griglia sul fuoco, spettacolare! Siamo tutti entusiasti, gli allenamenti fatti fin ora sono serviti eccome, siamo oltre 4000m e tutti rispondiamo bene: montare il BC è sempre un duro lavoro! Bene, sono contento e soddisfatto pronto ad affrontare questa nuova avventura. Ieri, parlando sotto le stelle, riflettendo sul fatto che seppure abbiamo incontrato mille difficoltà siamo finalmente qui, abbiamo pensato che ci mancano tutti i freedom e in particolare la logistica in Italia: Viviana, Vittorio, Enrica, Stella, Francesco, Monica, Gianclaudio e Mara. Ora siamo qui veramente vi salutiamo e Buon Natale a tutti!
Team Aconcagua, Sulle Cime del mondo, Missione Città di Latina

News 23-12-2005

Nuove notizie dal fronte:
i nostri fantastici sette si stanno inesorabilmente avvicinando alla prima meta della lunga avventura che li porterà in vetta all’ Aconcagua! Oggi sono giunti a Casa de Piedra (3200 m) dopo un fantastico treeking, attraverso la pampas desertica, durato 5 ore. Il tempo è meraviglioso fa caldo e c’è il sole (che non guasta proprio) e un forte vento caratteristico di quelle zone soffia sulle loro teste. Questo gli ha permesso di esercitarsi a montare le tende velocemente in condizioni meteo non proprio favorevoli , questa esercitazione gli sarà sicuramente molto utile quando dovranno montare i campi alti. Domani pensano di raggiungere Plaza Argentina, il campo Base a 4200 m di quota. I baldi alpinisti hanno avuto oggi la loro prima emozionantissima visione: quasi all’improvviso tra due montagne si è mostrato davanti ai loro increduli occhi il ghiacciaio dei polacchi in tutta la sua magnificenza, non vi dico i giubili di gioia! Ormai il gioco si sta per fare duro e non stanno più negli scarponi dal desiderio di conficcare le loro piccozze su quel ghiacciaio che è lì ad aspettarli! Durante il treeking hanno incontrato un alpinista che stava tornando a casa per un principio di edema polmonare il quale gli ha confermato le ottime condizioni della cima innevata e del ghiacciaio! Il tempo si sta mettendo per il meglio e il morale di tutti non può essere che alle stelle! Forza ragazzi e sempre mountain freedom!!!!! A presto con loro notizie e intanto lo staff Aconcagua dall’Argentina e lo staff logistico dall’Italia augurano a tutti un Natale di cuore!

News 21 dicembre 2005

Siamo in partenza. Domani comincia il trekking di avvicinamento. Si comincia a fare sul serio. A presto Team Aconcagua.

News 20 dic 2005
Mendoza ore 19,23

Ciao a tutti, questa mattina ci siamo dedicati agli ultimi acquisti prima di partire per Penitentes 2700 m. Mentre Cosmico, Max, Elma e Sponte correvano avanti ed indietro per trovare tutto il cibo per i campi alti, noi appassionati fotografi e cineasti, abbiamo battutto tutte le strade di Mendoza. Ridente cittadina da un milione di abitanti rasa al suolo da un terremoto circa .... non abbiamo capito bene quando, ma sicuramente cio' nel passato e' accaduto. Bene ci saremo fatti 20 km a piedi, ottimo allenamento per dopo domani. Arrivati esausti in Hotel abbiamo pranzato tutti assieme. Alle 15:15 gia' eravamo seduti nel pulmino per un interessantissimo ed entusiasmante giro per le locande vinicole piu' importanti dell'Argentina. Dopo cimque muniti gia' dormivamo tutti,sognando le alte cime, comunque dopo circa 25 km ci siamo ritrovati nella dura realta' vitivinicola Argentina. Molto poco interessati abbiamo ascoltato i vari ciceroni di turno che in uno spagnolo lento, hanno esaltato le loro produzioni vinicole. Alla fine assaggio gratis delle varie produzioni. Al secondo giro siamo crollati e ci siamo diretti in albergo per una rinfrescante doccia, considerando l'alta temperatura di Mendoza crediamo che sia meglio lasciar perdere il turismo culinario degustativo.... non vediamo lora di indossare scarponi e zaini. Domani mattina alle nove ci vengono a prendere, si parte per Penitentes, dopo domani si inizia sul serio. Il team Aconcagua vi augura Buon Natale.

Il satellitare funziona. Da domani si comincia a fare sul serio. Questa giornata di relax ci ha permesso di staccare un po la spina e di ricaricare le batterie. Gli ultimi giorni pre partenza per una spedizione sapete bene oramai...che sono veramente pesanti. Tanti giri, qualche imprevisti, biglietti che si perdono, satellitari che non funzionano!!! Bene ora pensiamo alla montagna. Il nostro sogno, il nstro "Sulle cime del mondo" va avanti, procede sulle strade desertiche e polverose del sud America. Abbiamo girato molto oggi, ci siamo fatti anche un po di quelle Lugubrazioni mentali metafisiche. Ci siamo ritrovati a Mendoza, con le strade che rappresentano un vero reticolo perfettamente a scacchiera. Case coloniali, spagnoli ed un sacco di Italiani. Siamo stati accolti con grande amicizia proprio perche sembrerebbe che i nostri avi abbiano aiutato a ricostruire la citta di Mendoza dopo il terremoto del 1861. Un particolare molto interessante e' quando ci hanno detto che la citta e'stata ricostruita con tante piazze proprio pensando ad un futuro terremoto. Infatti nel caso si ripetesse le piazze non avendo costruzioni attorno sarebbero state un ottimo punto di fuga...la cosa mi ha fatto pensare quanto la vita e la sicurezza delle persone possa cambiare cosi' tanto in funzione della propria storia e del proprio territorio. Le strade danno un senso di strana leggerezza. Siamo nel centro, e ci sono una quantita di alberi assurda. Questo ti fa sentire protetto. Il fatto di aver sorvolato le Pampas da anche la sensazione di essere in una citta che rappresenta un punto nell'assoluto vuoto, lontani da tutto e tutti. E' una strana sensazione. All'inizio non sapevo come fotografare la citta. Poi d'un tratto mi sono reso conto che forse il modo migliore era di fotografare l'imbrunire, perche mi dava quella sensazione di pace ed allo stesso tempo di movimento che questa citta mi fa provare...1 milione di persone!!! D'un tratto ci siamo ritrovati nel Le Parque. Un parco da trecento ettari. Divertenti sono state le indicazioni dell'Ufficio turistico. Qui potete andare perche c'e' gente poi qui evitate, muy danger!!! Mi ha affascinato la somiglianza con gli "champs elysee" in Francia. Un enorme parco al cui ingresso un enorme porta...fiori, palme, magnifico!!!! Ora siamo qui, nell'albergo in attesa della cena, pensando un po a voi e cercando di sentire dentro e comprendere fino in fondo quello che stiamo vivendo. Ci siamo, e veramente. Siamo qui. Ne abbiamo parlato cosi tanto in questo anno per far capire in che cosa crediamo che oggi sembra quasi impossibile che lo stiamo facendo per davvero. Eppure ci siamo. Un anno di duri allenamenti su per le montagne d'Italia, ed ora la prova del nueve "9". A presto
Il Team Aconcagua

News 19 dicembre 2005
ore 15,23

Siamo arrivati all'Hotel di Mendoza. Il clima e' adeguato allo spirito della spedizione CALIENTE !!! Cominciano gia i primi scherzi di vendetta da parte di Max e Cosmico. Ci hanno fermato alla dogana per verificare che i pannelli solari insieme alla valigetta delle batterie non fossero una bomaba ad innesto a distanaza...tutto OK dopo aver svuotato completamente il Bidone!!! L'aereo in atterraggio a Mendoza ha avuto qualche sussulto, siamo atterrati un po di sbiego... Il morale e' alto fra poco andiamo a fare il permesso e la spesa e decideremo se passare un free day a Mendoza oppure se partire subito per Penitentes. Che altro? Moooouuuuntaaaiaiiii Frreeeeddommmmm!!! Team Aconcagua. Sulle cime del Mondo.

News del 14 dicembre 2005
estratto comunicazione
interna ai soci
Italia

Ragazzi, ormai si parte, i biglietti sono arrivati quasi tutti, ieri riunione per definire gli ultimi preparativi.
Comunque un ultimo sforzo: siccome sono arrivati i pannelli solari e di conseguenza dobbiamo preparare un altro bidoncino da portarci dietro che li contenga.Inoltre vi ricordo cosa non dimenticare : Fotocopia del passaporto + passaporto Certificato medico Tessera CAI + fotocopia Curriculum Alpinistico possono essere utili due foto tessere Soldi in contanti dollari e un po di euro (da cambiare con la moneta locale)Cosimo importante la lista del cibo per fare la spesa.
Elma ricordati di chiedere delle bombolette del gas (7 grandi, 7 medie, 7 piccole, è meglio abbondare un po)
Vi ricordo che i soldi contanti ci serviranno per pagare: permesso di scalata 339 dollari, fare la spesa pagare le bombole del gas varie ed eventuali
Già avete ricevuto il piano della spedizione (sia quello Focus sia quello preparato da me calibrato su quello della Focus) e vi consiglio di dargli un'approfondita letta.
Ieri abbiamo trafficato parecchio per concludere l'assicurazione CAI, Daniele oggi formalizzerà il tutto con timbro e firma e la documentazione verrà spedità dal CAI di Sezze.
Max, ma nelle buste delle medicine ci sono anche le creme solari?
Ebbene si parte fra tre giorni si parte!!!!!
Spero di aver detto tutto, se mi sono dimenticato qualcosa scrivete, 7 teste che pensano sono meglio di tre, quindi controllate tutto e se vi accorgete di qualcosa ditelo subito, non è rimasto molto tempo.


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