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Il Nanga Parbat si trova nell'Himalaya del Punjab. Il suo nome significa "Montagna Nuda". Alla sua base, ad una quota di circa 1000m, scorre il fiume Indo, così che questa montagna può sfoggiare un versante costituito da una parete di roccia (gneiss) e ghiaccio di circa 7000m, la più lunga del mondo. Tutti e tre i suoi lati sono stati scalati, anche se la "prima" assoluta è costata cara in termini di vittime: trentuno, in buona parte di nazionalità tedesca ed austriaca. La base del Nanga Parbat è relativamente di facile accesso, quindi è stato il primo ottomila ad essere preso d'assalto.
 INCLUDEPICTURE "http://www.inalto.org/temi/magazine/nangaparbat/foto/raikot.jpg" \* MERGEFORMATINET ?Versante Nord: Rakhiot Nel 1895 l'inglese  HYPERLINK "http://www.inalto.org/personaggi/mummery_albert_frederick.shtml" Mummery tentò delle ricognizioni d'assaggio, ma durante una di queste scomparve per sempre assieme a due gurka, probabilmente travolti da una valanga oltre quota 6000, mentre cercavano di raggiungere il versante settentrionale, detto Rakhiot, partendo da ovest, dal ghiacciaio Diamir. Il calvario dei tedeschi iniziò nel 1934, dopo un tentativo fallito di due anni prima. La spedizione, al comando dell'ingegnere Willy Merkl, riuscì a posizionare diversi campi intermedi, prima di essere funestata dalla morte per edema polmonare di un suo componente. Ripresisi dallo choc e favoriti dal bel tempo cinque alpinisti e due sherpa raggiunsero il campo VIII a 7850 m il 6 di luglio. Il giorno seguente si scatenò una terribile tempesta che annunciava l'arrivo del monsone. Nei giorni successivi si tentò il rientro ai campi inferiori, ma solo due dei sette alpinisti raggiunsero la salvezza al campo IV.
Ancora tedeschi all'attacco nel 1937, con una spedizione diretta da Karl Wien, ma il 18 luglio una valanga seppellì il loro campo IV, posto sotto il Rakhiot Peak: 16 le vittime tra alpinisti e portatori sherpa. Si salvarono solo il geografo del gruppo, che si era allontanato per fare dei rilievi ed il medico della spedizione, che era sceso ad un campo inferiore.
Ancora spedizioni fallite, ma prudentemente rientrate, fino al 1950, quando due giovani inglesi tentarono una prima invernale, con il solo risultato di allungare la lista delle vittime.
Nel 1953 una spedizione austro-tedesca, organizzata in memoria di Merkl, portò in vetta Hermann Buhl, dopo un'incredibile ascesa di 1300 m in solitaria. Fu il coronamento di tutta una serie di reciproche incomprensioni (per non insinuare di peggio), che condussero l'alpinista tirolese a disubbidire all'ordine di ritirata ed a lanciarsi verso la vetta con il corpo imbottito di sostanze eccitanti. Dopo 17 ore era in cima, ma al suo rientro tra i compagni, con i piedi congelati, ne trovò solo due ad assisterlo, perché gli altri avevano già smobilitato. Ebbe dunque a scrivere di quei momenti: "Involontariamente pensavo al trasporto di Maurice Herzog reduce dall'Annapurna. Certo, il destino del valoroso capo della spedizione francese non era invidiabile. Eppure lo invidiavo quasi: era circondato da amici, soltanto da amici".
Da quell'ormai lontano 3 luglio 1953 altri alpinisti hanno aperto nuove vie e ripercorso quelle vecchie, ma anche la lista delle vittime si è allungata: tra queste nel 1970 anche Gunther Messner, fratello di Reinhold, travolto da una valanga in occasione della prima (ed involontaria) "traversata" della Montagna Nuda, salita per la parete Rupal e discesa per la Diamir. Fu un colpo durissimo per Reinhold, presente alla tragedia, che lo portò ad un passo dalla fine e che gli costò l'amputazione di sei dita, congelatesi nel disperato tentativo di ritrovare in vita il fratello. Fu però anche la molla psicologica che spinse il fortissimo alpinista sud-tirolese ad intraprendere la sua straordinaria strada alla conquista di tutti i 14 ottomila: Iniziò infatti la sua "nuova era" della sua carriera con la scalata lungo una nuova via ed in solitaria (la prima assoluta per un ottomila) del Nanga Parbat (1978).

01
Arrivo in Pakistan
02
Briefing presso il Ministero del Turismo
03
Islamabad-Chilas
04
Chilas- Tarshing
05 - 06
Base camp
07 - 39
Climbing
40
Base camp
41
Tarshing
42
Chilas
43
Islamabad
44
De-briefing
45
Partenza