09 aprile 2004, Kathmandu

Sono a Kathmandu in Nepal.

La mattina del 7 aprile alle 6,30 ero all`aeroporto di Fiumicino a Roma ed ora sono qui. Ho fatto l`interminabile viaggio aereo senza capire se realmente ero io a farlo oppure se fossi ancora nei miei sogni. Dopo 4 ore di briefing a Milano, 4 ore di sosta a Doha e  15 ore di aereo eccomi  finalmente a Kathmandu.
 Arrivati in albergo non ho saputo resistere seppure stordito dal fuso, siamo 3h45min in avanti rispetto all'Italia, ho lasciato i miei compagni e sono andato ad immergermi nelle strade di
durbare square. Una giornata incredibilmente calma, uno sciopero che durava ormai da giorni ha lasciato le strade deserte. Ho navigato per alcune ore fino a quando esausto sono tornato in albergo ed ho dormito fino all`ora di cena, e chi se la perdeva !!!
Oggi invece venerdì 9 aprile siamo andati al Tempio delle scimmie dove sono già stato nel 2002 e finalmente sono riuscito a fotografare la mitica scala che porta allo Stupa, gli occhi che vegliano su Kathmandu. Alle 13.00 abbiamo consegnato gli ultimi bagagli che viaggeranno via terra per raggiungere il campo base dell'Everest, continuo a non volerci pensare, mi dico un passo alla volta.
 Il primo passoè arrivare qui. Il secondo è  verificare che tutto il cargo con i materiali ci fosse. Il terzo un pò di relax e siamo ad ora. Davanti a me voglio solo vedere che domani mattina volerò per Lhasa capitale Tibetana. Mi sono fatto anche un giro in Risciò, quelle bici con sedile posteriore per gli occidentali, trainate dalla forza motrice dei Nepalesi. E`divertente e poi si riesce così a respirare l`ottimo smog della città. Stamattina invece sono salito su un taxi, i miei compagni stranamente gentili mi hanno lasciato il sedile anteriore. Ho accettato volentieri è più comodo!!! Non l`avessi mai fatto!!!Questo pazzo in mezzo a mille macchine ha cominciato a fare slalom alla Tomba, inchiodare a pochi centimetri dai risciò ed io avevo tutto li di fronte, avevo capito la gentilezza dei miei compagni di cordata!!!

Con questo vi saluto ciao a tutti voi magnifici climber.

Daniele Nardi