[Riflessioni]


Sono al BC, stanco per il lavoro fatto in quota. Sono un pò in ritardo ma fa
nulla, di più non si può fare. Con Enrico facciamo programmi, cerchiamo le
tempistiche, studiamo il percorso, ci scrutiamo per capire se ce la faremo!
Siamo qui e ce la stiamo mettendo tutta. Siamo stanchi ma molto motivati, in
fin dei conti quanti mesi abbiamo dedicato a questo progetto? A questo sogno?
Quanto di noi stessi vi abbiamo dedicato, del nostro tempo, le nostre risorse,
i nostri affetti.ora siamo qui in attesa che il gioco ci dia la possibilità di
far combaciare tutte le variabili del caso.la meteo, la forma fisica, la
fortuna, lo spirito della montagna , il nostro spirito!!! E tante altre cose
ancora.
Ora tocca a me stare attento. Sono sceso dall' ABC non in piena forma. Sono
molto raffreddato, e non è cosa di poco conto quando l'ossigeno manca e la
capacità di immagazzinarne è una capacità essenziale. Già oggi però sto molto
meglio, mangio abbondantemente e questo è fondamentale per far si che il
recupero sia veloce e totale. Quando si è qui si ritrova il piacere di lavarsi,
e di sdraiarsi un pò sulla branda senza pensare ad altre cose se non che
ascoltare un pò di musica e leggere delle tecniche fotografiche di Ansel Adams.
Ritmi alternati al solito tran tran del BC. Mentre ci si ritrova in mensa ogni
tanto arrivano le trasmissioni via radio dei campi alti, dove i compagni
procedono con il loro lavoro, con la loro passione.
"La giornata è stupenda come potrete notare anche voi, a dispetto di ieri che
nevicava, ma in quota c'è un vento fortissimo, non  credo riusciremo ad
avanzare molto oggi!"
"Bene allora per quanto possibile a quella quota cercate di riposare anche voi,
ci saranno giorni migliori, passo"
Ogni comunicazione è scandita da un "passo", oppure "ci siete BC", "fatevi
avanti C1" e così via. Ma quando tra tutti questi comandi arriva il "passo e
chiudo" cala il silenzio profondo di un ombelico che per un pò lascia l'amaro
del non sapere, dell'esserci ma del non sentirsi. La vita continua sia in basso
che in alto. Ogni tanto una voce risuona attraverso la radio una voce alla
ricerca di compagnia.siamo in Himalaya.
Oggi ho affrontato un discorso tutto particolare con degli amici.
"ma se invece di venire qui, spendere tutti questi soldi, soffrire cosi tanto
per fare una scalata la cui percentuale di riuscita è bassissima, fossimo
andati 2 mesi tra dolomiti e Monte Bianco? Avremmo mangiato bene, fatto un
sacco di scalate e spesi molti meno soldi, ma allora che ci facciamo qui?"
"Everest 8848 m"
Ci siamo guardati tutti in viso, ci siamo fatti una risata, un brindisi a base
di Coca Cola e di nuovo a disquisire sui perchè e percome.
Quando si affronta una montagna come questa credo si arrivi al punto in cui o
la motivazione sale a livelli molti alti, oppure mancherebbe il presupposto per
il tutto. Non si può prendere una fetta e dire cosi va bene. O si è disposti a
giocarsi tutta la torta oppure non si ha neanche la possibilità di pensare di
avere una sola probabilità. Tutti noi sappiamo che in un modo o nell'altro tra
pochi giorni dovremo tirare fuori il meglio di noi, ed anche un pò di
cattiveria, di grinta.senza oltrepassare troppo il limite, questo il nostro
compito!!! Quando l'altro giorno con il vento forte, con le condizioni fisiche
non al massimo, ero li intorno ai 7300 m, ho percepita netta la sensazione che
sbagliare qui, avrebbe significato pagare prezzi salati. Una distrazione,
inciampare nei ramponi! La meteo, il vento che improvvisamente aumenta la sua
portata!...e tante altre cose. Eppure sono ancora 1500m sotto la cima. Ma la
cresta rocciosa la vedo. 200 m più in alto termina il nevaio, poi cominciano le
roccette che portano al C2 sito tra i 7600 ed i 7800 m. Da lì in traverso su
misto roccia e ghiaccio fino al C3 ad 8300. Qui siamo già oltre la maggior
parte di tutti gli 8000, e non è finita. Ancora su misto finalmente sulla
cresta terminale per tre Step il Primo, il Secondo ed ancora nei pressi della
piramide sommitale il Terzo step. Lo vedo il triangolo sommitale. Il vento è
forte, scendo!
Sono tornato tra me e questa immagine scattata da Ansel con una Hasselblad di
medio formato è meravigliosa, tutte le linee convergono nel centro di interesse.
sarà cosi anche per noi? Per i nostri sogni? Staremo a vedere.....
a presto Daniele